Soprattutto negli ultimi anni, è un argomento dibattuto e sempre più attuale. Si tratta della Green Economy che, secondo la definizione fornita dall Treccani, viene definita come un “modello teorico di sviluppo economico che prende in considerazione l’attività produttiva, valutandone sia i benefici derivanti dalla crescita, sia l’impatto ambientale provocato dall’attività di trasformazione delle materie prime”.
L’idea della Green Economy, in italiano Economia Verde, nasce nel 2006, grazie alla redazione del “Rapporto Stern”. Quest’ultimo offriva un’analisi economica, in grado di valutare quanto i cambiamenti climatici avessero un’influenza sull’ambiente e sugli aspetti macroeconomici della società, evidenziandone anche l’impatto negativo sul PIL mondiale. Il rapporto, poi, esprimeva la preoccupazione per il possibile esaurimento dei combustibili fossili, nel momento in cui si sarebbe toccato il “picco del petrolio”. Inoltre, nel luglio 2008 il greggio aveva superato i 147 dollari al barile, rendendo ancora più grave il problema energetico per tutto il mondo. aggravando poi il problema energetico per il mondo. Ancora, il report Stern metteva in luce come l’eccessivo sfruttamento delle risorse rinnovabili della terra aveva portato ad un consumo annuo mondiale ben superiore alle capacità di cui il pianeta disponeva per rinnovarle, mettendo a rischio le scorte ancora disponibili.
Così, nel 2009 l’allora Presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama mise a punto una serie di strategie economiche ed imprenditoriali, di natura pubblica e privata, al fine di lanciare il concreto sviluppo della green economy in grado, a sua volta, di rappresentare il propulsore ideale per l’economia americana, in quel momento in grave recessione. Pertanto, la crisi mondiale del 2008, segnata dall’aumento esponenziale dei prezzi del petrolio e dalla profonda recessione globale, ha spinto l’organizzazione del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) a chiedere un accordo globale verde, conosciuto come “Global Green Deal”. Questo accordo aveva come obiettivo spingere i governi nazionali di tutto il mondo a “sostenere la graduale trasformazione verso un’economia più verde, ossia ecologica”. Pertanto, la green economy rappresenta una tipologia di economia che tiene in considerazione della produzione di energia e, allo stesso tempo, dell’impatto che la produzione potrebbe avere sull’ambiente, perché la natura non ne risenta in modo eccessivo, subendone danni. La Green Economy ha come obiettivo quello di diminuire le emissioni di Anidride Carbonica, portando alla decrescita dell’inquinamento, al fine di preservare l’ecosistema e la biodiversità. Essa si sostiene grazie alle risorse dei privati e dei finanziamenti pubblici con l’obiettivo di conservare l’ecosistema e non danneggiare la biodiversità. Soprattutto negli ultimi anni, il modello della Green Economy si sta diffondendo in Europa; inoltre, anche i governi nazionali, stanziando incentivi e bonus nel settore, hanno evidenziato quanto questo comparto diventi ogni giorno più importante e di attualità. Questo modello teorico di sviluppo economico si basa su risorse pubbliche e private, ma anche sulla necessità di attuare riforme politiche e cambiamenti, in grado di esaltare nuovamente quale ruolo abbiano la natura e l’intero ecosistema. L’obiettivo della Green Economy è quello di avviare un percorso virtuoso, in grado di orientare gli attori e gli esperti del settore ad una gestione ottimale delle risorse, per favorire una crescita della produzione e l’automatico incremento del PIL.
Il Pianeta, infatti, è in sofferenza e il modella della Green Economy è finalizzato all’applicazione di uno sviluppo sostenibile, che porti il Paese alla crescita, ma senza causare conseguenze alla natura. Infatti, secondo la prospettiva della Green Economy, l’ambiente è considerato un importante fattore di crescita economica per l’essere umano. Infatti, un eccessivo sfruttamento e deperimento delle risorse e delle materie prime hanno come conseguenza un eccessivo incremento dei prezzi delle stesse e un danno economico di rilevanza sempre crescente. Al contrario, se l’economia verde cresce, con essa nascono anche nuove occupazioni, i cosiddetti “green jobs”. In questo modo, il mercato del lavoro crescerebbe e molti comparti (agricoltura, settore delle energie rinnovabili, architettura ecosostenibile, riciclo…) farebbero registrare miglioramenti importanti. Infine, l’intero processo della Green Economy può davvero partire solo se anche la società decide di cambiare e, con essa, l’intero sistema. Le aziende sono chiamate a prendere consapevolezza del “Corporate Social responsibility”, in italiano “responsabilità sociale d’impresa”. Essa rappresenta l’impegno da parte dell’azienda nel far uso di mezze, strumenti e tecnologie ecosostenibili, perché abbiano un bassissimo impatto sull’ambiente.